Questo articolo fa parte di una serie di riflessioni sull’innovazione technology-driven, cominciata qui.
L’analisi della Sloan School of Management su molteplici architetture IT ha consentito di appurare che, per aziende complesse e con più di una linea di business, esistono 4 modelli operativi fondamentali, ai quali l’architettura IT (o Enterprise Architecture) può attenersi, in funzione del livello di standardizzazione dei processi fra le diverse Business Units e del livello di integrazione necessario fra le Business Units.

Nel caso di unità di business diversificate, con mercati autonomi, processi di business separati ed un basso livello di condivisione dei dati a livello aziendale (ad esempio aziende con mercati retail e corporate separati) l’architettura IT può limitarsi a definire gli standard infrastrutturali e lasciare autonomia decisionale sulle applicazioni, generando un modello operativo diversificato per le diverse unità di business.
Nel caso di unità di business con mercati autonomi ma processi di business standardizzati e replicati (ad esempio un’azienda con mercati retail in diverse realtà geografiche autonome) l’architettura IT deve intervenire sia a livello di infrastruttura che a livello applicativo e sui dati, per garantire economie di scala, ad esempio, nei processi di acquisto delle tecnologie, ed un modello operativo coordinato.
Nel caso di unità di business diversificate, con mercati autonomi e processi di business separati, ma un alto livello di condivisione dei dati a livello aziendale con obiettivi di coordinamento, l’architettura IT può definire gli standard infrastrutturali e di condivisione dei dati, lasciando autonomia decisionale sulle applicazioni e generando un modello operativo di replica.
Nel caso di azienda con business unit fortemente integrate come mercati e come processi, l’Architettura IT deve intervenire su tutti i domini che abbiamo visto, generando un modello operativo fortemente integrato.
Lo schema seguente rappresenta quali elementi tecnologici sia più opportuno condividere e/o standardizzare nei diversi modelli operativi:

Qualunque sia il modello operativo selezionato, l’adozione di una enterprise architecture e lo sviluppo di competenze chiave per la sua gestione nel tempo porta indubbi benefici, sia di tipo operativo che di tipo strategico:
- Imponendo disciplina e standardizzazione, riduce i costi operativi per il facility management e per la manutenzione applicativa, abilitando il vantaggio competitivo dell’operational excellence.
- Semplificando i processi di selezione delle tecnologie, migliora i tempi di risposta della funzione IT rispetto ai requisiti del business, abilitando vantaggi competitivi nelle aree della product leadership e della strategic agility.
- Abilitando la condivisione dei dati e la predicibilità dei processi di servizio alla clientela, abilita vantaggio competitivo nell’area della customer intimacy.
Quando la funzione IT analizza un nuovo documento di strategia aziendale per valutarne gli impatti sull’architettura, dovrà valutare attentamente se l’azienda (o una sua componente) sta variando in maniera significativa il suo modello operativo ed i conseguenti requisiti sull’enterprise architecture. Va comunque rilevato che l’architettura evolve abbastanza lentamente, in funzione dell’evoluzione strategica del business.