Questo articolo fa parte di una serie di riflessioni sull’innovazione technology-driven, cominciata qui.
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Come stiamo spendendo? Stiamo spendendo nelle attività che generano maggiore valore per il business.
A questa domanda si può rispondere andando a verificare come è allocata la spesa sui processi produttivi dell’IT:
- Nuovi sviluppi – cioè generazione di codice per la creazione di nuove applicazioni – e Manutenzioni evolutive – modifiche delle applicazioni esistenti per fornire agli utenti nuove funzionalità, significative dal punto di vista business che non erano presentii in precedenza.
- Manutenzioni correttive – cioè bug fixing di codice, dati e tabelle già inclusi in applicazioni esistenti – e ogni progetto che non produce nuove funzionalità a disposizione dell’utente. Entrambe queste categorie di spesa devono includere i costi dell’infrastruttura e in particolare: ambiente centrale, ambiente distribuito, TLC e Help Desk tecnologico.
- Infrastruttura, che esprime i costi dell’infrastruttura non specificatamente attribuibili alle prime due categorie, ad esempio Facility Management + supporto ai servizi.
- Amministrazione: rappresenta i costi di amministrazione e pianificazione dell’IT (governo).
- Altro: categoria residuale in cui sono indicati gli altri costi dell’ICT non imputabili alle voci precedenti.

Nell’esempio che vedete si evidenzia un maggior assorbimento rispetto al benchmark di risorse da parte delle attività di tipo non discrezionale (infrastruttura e manutenzione/supporto applicativo), rispetto allo sviluppo di nuovi sistemi o funzioni. Questo può essere dovuto, ad esempio, dalla maggior incidenza dei costi di gestione delle infrastrutture tecnologiche dovuto a potenziali economie di scala non conseguite e/o a meccanismi organizzativi che non sono in grado di indirizzare correttamente la spesa.
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Quali e quante risorse utilizziamo per realizzare le soluzioni e servizi ICT? Stiamo impiegando il giusto mix ed in modo efficiente?
A questa domanda si risponde andando a valutare e confrontare con il mercato le percentuali di spesa in hardware, software, telecomunicazioni, personale interno della funzione IT e personale esterno / service providers. Ad esempio, ecco come le rappresenta il rapporto annuale ABI/CIPA sullo stato dell’automazione.

Misurare i costi IT e valutare il proprio posizionamento verso il mercato ci consente di avere indicazioni, sia strategiche che operative, sull’allineamento dei processi di governance dell’IT con i processi di business. Ha anche come side effect la possibilità di sviluppare un modello di allocazione dei costi IT sulle business units e sugli altri utilizzatori, in modo da favorire presso gli stessi una migliore conoscenza e consapevolezza dei costi.