Questo articolo fa parte di una serie di riflessioni sull’innovazione technology-driven, cominciata qui.
Per passare da un modello di analisi dei costi IT ad uno schema di ribaltamento dei costi per le unità di business possiamo lavorare su due piani. Lavorare sui livelli più bassi della nostra pila e, ad esempio, identificare la spesa per i progetti in corso e per la spesa di esercizio. I progetti possono essere ripartiti a loro volta tra progetti per le aree di business o i centri di costo – in generale direttamente attribuibili alle unità fruitrici – e progetti per l’IT stesso, ossia l’attività della funzione IT per la manutenzione e l’evoluzione delle piattaforme tecnologiche, hardware e software, al servizio dell’azienda, per loro natura trasversali e non direttamente attribuibili alle unità fruitrici del servizio informatico. L’erogazione dei servizi informatici può essere ripartita a sua volta tra infrastrutture e middleware applicativi – corrispondenti al livello più basso dello stack tecnologico (es. mainframe o server farm) e tendenzialmente associati a risorse IT trasversali ai diversi servizi offerti- e applicazioni, corrispondenti al livello più alto dello stack tecnologico, generalmente associate al servizio informatico offerto.
La tabella sottostante propone uno spaccato esemplificativo delle metriche utilizzate nella ripartizione della spesa IT per ciascuna delle aree tematiche; esistono comunque numerosi casi di modelli, anche molto articolati, che determinano il costo IT tramite l’opportuna pesatura di più driver specifici.

Questo schema di allocazione, in particolare, per i Sistemi centrali ripartisce il costo sulla base dell’effettiva disponibilità di potenza di calcolo o consumo di risorse IT, con riferimento ai MIPS, alle CPU, allo storage o al tempo di elaborazione.
Per i Sistemi distribuiti fa ricorso a un’allocazione puntuale in funzione del numero di posti di lavoro, talvolta assimilati ai dipendenti delle strutture.
L’area tematica delle Applicazioni, sia per lo sviluppo sia per la manutenzione, è quella che generalmente ha il modello di allocazione più complesso, in cui i costi sono determinati da combinazioni articolate di diversi driver, che vanno dalle grandezze di business dell’applicazione specifica a indicatori di utilizzo puntuale.
Esistono poi dei modelli più avanzati, che tendono ad identificare nelle applicazioni di supporto ai processi del business gli elementi atomici di determinazione del costo per le business units, incorporando in ogni applicazione le fette di risorse e i servizi di gestione necessari a renderle disponibili ad un livello di qualità che viene negoziato e prende il nome di Service Level Agreement (SLA). In questo modo si traduce il linguaggio specialistico IT, in un linguaggio più comprensibile al business. Come contraltare, l’IT viene misurato sulla qualità che eroga ed assume un rischio d’impresa, nel caso il prezzo pattuito non copra effettivamente i costi sostenuti. Non è un passaggio semplice, né indolore.