Enterprise mobility – M2M e Mobile Payments

Questo articolo fa parte di una serie di mie riflessioni sull’innovazione technology-driven, cominciata qui.

Molte sono le opportunità che le aziende possono cogliere adottando una strategia di Enterprise Mobility

Fra queste, la più interessante dal punto di vista commerciale è l’aumento ed arricchimento dei punti di contatto e delle modalità di interazione (anche social) con la clientela. I trend tecnologici più interessanti sono in questo caso Machine-to-Machine (M2M) e Mobile Payments.

Le comunicazioni fra dispositivi (M2M) sono rese possibili da sensori che catturano dati e informazioni sull’ambiente circostante e li inoltrano attraverso la rete a sistemi di back-end per l’elaborazione ed eventuali azioni oppure ad altri dispositivi nelle vicinanze. La rilevanza del M2M è ampia per le aziende di molti settori manifatturieri, che tramite questa tecnologia possono ricevere informazioni sull’utilizzo dei propri prodotti e possono impostare, ad esempio, campagne di manutenzione programmata o migliorare la produzione.

Interessante è anche l’uso della tecnologia M2M da parte del sistema bancario, in cui oltre alle applicazioni di mobile payment (vedi prossimo articolo) alcuni operatori hanno avviato sperimentazioni per il prelievo con il telefonino, senza carta bancomat.

NCR ha sviluppato un software che lo permette. Il cliente davanti all’ATM che ha selezionato, usa un’app sul suo telefonino che è collegata con il conto corrente bancario. Inserisce la password sul dispositivo mobile per iniziare la transazione e sceglie il conto e l’ammontare del prelievo. Sul video dell’ATM appare un QR code, che il cliente scannerizza con il telefono per autorizzare il prelievo e l’ATM dispensa il denaro. Sull’email del cliente arriva la ricevuta elettronica del prelievo.

Wincor Nixdorf ha sviluppato un’applicazione mobile che consente al cliente di prenotare il prelievo tramite telefonino e genera un QR code sul telefonino e le istruzioni per arrivare all’ATM più vicino. Rispetto alla soluzione NCR, questa richiede sull’ATM un equipaggiamento per la lettura del QR Code, che autorizza il prelievo.

Diebold ha sviluppato una terza soluzione. Un cliente pre-registrato «ingaggia» l’ATM scannerizzando un QR Code sullo schermo dell’ATM. Questo connette i due dispositivi e sullo schermo del telefonino compare la transazione, dove il cliente seleziona il conto e l’ammontare del prelievo. Quando conferma, sul telefonino compare una one time password numerica che il cliente deve digitare sull’ATM per autorizzare il prelievo. Questa tecnologia è interessante in quanto lo stesso codice può essere inviato tramite email ad una terza parte selezionata dai propri contatti, per autorizzare un pagamento cash person to person.

Anche alcune banche si sono mosse: Royal Bank of Scotland ha diffuso un’app protetta da password, che produce a sua volta una one time password numerica che il cliente deve digitare sull’ATM per avviare il prelievo. Questa soluzione è attiva su 8,000 RBS-, NatWest- or Tesco-branded ATMs in U.K.

Prosegue qui

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