Questo articolo fa parte di una serie di mie riflessioni sull’innovazione technology-driven, cominciata qui.
Specifiche forze spingono per l’adozione del mobile computing anche in azienda.
Innanzitutto il fenomeno conosciuto con il nome di Consumerizzazione, affiancato di recente dall’acronimo BYOD (Bring Your Own Device). I consumatori sono i primi ad adottare questa tecnologia a livello personale e fanno crescere le aspettative per l’utilizzo nella vita professionale. Molte aziende stanno valutando la migliore strategia di connessione alla rete ed ai servizi aziendali dei dispositivi mobili personali.
La verticalizzazione, cioè lo sviluppo di applicazioni mobile per specifiche esigenze di business da parte dei fornitori e la loro disponibilità per l’IT aziendale.
Nuove categorie di dispositivi, Tablet e portatili sempre più potenti e versatili.
Cloud-based mobile applications, come iCloud, sempre più utilizzato dagli utenti per i dati e i documenti personali e professionali, con indubbie criticità in termini di controllo e sicurezza.
Infine la tecnologia cosiddetta Machine-to-Machine (M2M), quella che viene chiamata «the internet of things», che usa sensori e tecnologie RFID sempre più sofisticate per collezionare automaticamente una serie di dati utili alle statistiche aziendali o ad automatizzare operazioni utente. Vedremo a questo proposito interessanti applicazioni nel campo dei mobile payments.
Se questi sono i drivers di crescita, molte sono le opportunità che le aziende possono cogliere: