Questo articolo fa parte di una serie di mie riflessioni sull’innovazione technology-driven, cominciata qui.
Con mobile computing si intende un modello di elaborazione distribuito che consente ai dispositivi mobili ed alle loro applicazioni di connettersi ed interagire con altri dispositivi/applicazioni e con server/servizi in un ambiente wireless.
L’Enterprise mobility, cioè l’utilizzo di dispositivi mobili per attività aziendali o per l’accesso ai prodotti/servizi dell’azienda è cresciuta significativamente negli ultimi anni grazie alla maggiore disponibilità di banda e all’accresciuta potenza elaborativa dei dispositivi, alla connettività (abbastanza) ubiqua ed alla pressione di clienti e dipendenti per l’utilizzo dei propri dispositivi.
Analogamente con quanto avvenuto con l’introduzione dei personal computers, è l’utente finale che, in qualche modo sta «tirando» per avere questa tecnologia, piuttosto che essere l’IT aziendale a promuoverne l’adozione. Come risultato, spesso, l’approccio architetturale risulta disomogeneo e lacunoso, a causa soprattutto di una strategia non chiara.
Ma andiamo per ordine: cosa sta spingend la crescita del mobile computing?
La proposizione di valore della connettività mobile si può esprimere in maniera abbastanza intuitiva con 5 caratteristiche principali di questo modello di computing:
- L’ubiquità, il concetto che spesso abbiamo sentito come Any Time, Any Where, cioè la disponibilità di applicazioni, servizi e processi di acquisto in qualunque luogo e in qualunque momento.
- La semplicità d’uso, che si esprime sia con la connessione veloce e trasparente a internet, intranet ed altri dispositivi, che con la semplicità del dispositivo che (rispetto al PC ed alle applicazioni tradizionali) richiede minori necessità di configurazione e aggiornamento.
- La convenienza: l’utente deve solo possedere un dispositivo connesso ad una rete wifi.
- La molteplicità di dispositivi che consente una grande varietà di configurazioni e personalizzazioni.
- La ricerca ed utilizzo semplice di servizi geo-localizzati.
Ci sono inoltre molti fattori convergenti che ne stanno spingendo l’adozione:
- La crescita costante dei sottoscrittori di servizi mobile, con tassi che a livello mondiale sono costantemente al di sopra del 7% annuo, e che evoca le potenzialità insite nell’analogo scenario di crescita dell’internet negli anni ‘90.
- La crescita degli smartphones, che nelle economie mature hanno superato il 40% dei dispositivi mobili. Nel grafico vedete in verticale la % di dispositivi mobili tradizionali e in orizzontale gli smartphones, mentre il colore della bolla indica l’anno di riferimento e la dimensione della bolla il numero di dispositivi intelligenti. Come vedete già dal prossimo anno gli smartphones avranno superato il 50% ed in contemporanea stiamo assistendo all’esplosione dei tablet, che hanno tassi di crescita vicini al 25% annuo. Questa disponibilità ha dato un impulso enorme alla crescita delle app, con tassi di crescita del 30% annuo e numero di utenti quadruplicato in 5 anni. È interessante inoltre notare che l’interfaccia più semplice e accattivante e l’impressione di un ambiente maggiormente sotto controllo da parte dell’utente finale, abbiano fatto crescere l’utilizzo di app mobile molto più delle applicazioni web.