Questo articolo fa parte di una serie di riflessioni sull’innovazione digitale, cominciata qui.
Per poter innovare dobbiamo comprendere da dove partiamo, soprattutto in termini di infrastrutture. L’analisi dell’infrastruttura tecnologica parte con una raccolta di dati funzionali a:
- valutare l’adeguatezza dell’infrastruttura rispetto alla strategia attuale
- valutare la scalabilità della stessa per sostenere le necessità emergenti legate allo sviluppo del business
- valutare la tecnologia attuale verso i trend tecnologici ed identificare le aree di ottimizzazione che prescindono dalle richieste del business
Il perimetro d’indagine è molto ampio e riguarda tutti gli aspetti di:
- Informazioni generali sul data center: Superficie, Potenza erogata, Portata, Ridondanze, …
- Hardware: Server, Storage, Postazioni di lavoro utente, altri dispositivi (ad esempio mobile), …
- Networking: WAN, LAN, Telefonia, Internet, Apparati, …
- Servizi: Monitoraggio, Gestione, Back up, Manutenzione, Help desk, …
- Sicurezza: Policy, Firewall, Intrusion detection, Disaster Recovery, …
- Servizi a valore aggiunto: Mail, Document management, Unified messaging, Streaming, …
Esistono dei questionari che potete utilizzare come guida per questo vero e proprio censimento ed esistono diversi strumenti di Network & System Management che agiscono, fra l’altro, da repository per queste informazioni, per cui – se avete focalizzato la vostra attenzione su un tema specifico – non dovrebbe essere complesso recuperare le informazioni. Ma cosa ne facciamo …? In questa fase il nostro obiettivo è quello di classificare ogni singolo componente tecnologico censito, secondo una prospettiva di strategicità per l’azienda, livello di obsolescenza e potenziale percorso di gestione futura. Per fare questo dobbiamo confrontare quanto abbiamo rilevato come tecnologia attuale con gli standard di riferimento emersi dal nostro technology scouting, traguardati su un orizzonte temporale più di breve (a 2 anni) e – se disponibili – più a medio/lungo (5 anni). Gli standard rilevanti possono essere definiti a partire dai requisiti di business, dall’ambiente tecnologico esistente e dalle sue evoluzioni tecnologiche attese e infine da criteri di coerenza con la Enterprise Architecture. Il modello di classificazione che vi propongo è un modello di Gartner, chiamato modello di «evergreening», perché – se utilizzato con costanza – ci dovrebbe consentire di mantenere la nostra infrastruttura sempre giovane.

Le tecnologie attuali e gli standard di riferimento vengono posizionati in caselle diverse:
- Baseline conterrà la tecnologia corrente e gli standard attualmente in uso
- Tactical Deployment, le tecnologie e gli standard che l’azienda dovrebbe utilizzare nel breve periodo con una finalità tattica. Ad esempio prodotti già disponibili che possono soddisfare a breve una specifica esigenza di business
- Strategic Direction: Le tecnologie e gli standard che l’azienda identifica come capaci di fornire un vantaggio competitivo nel medio termine
- Retirement: Le tecnologie e gli standards che l’azienda già utilizza e si aspetta di abbandonare nell’orizzonte temporale della valutazone strategica.
- Containment: tecnologie e standard che l’azienda si aspetta di mantenere ma sulle quali non sono previsti ulteriori investimenti
- Mainstream: tecnologie e standard di riferimento sui quali ci si aspetta di concentrare lo sviluppo e i nuovi investimenti
- Emerging: Tecnologie o standard emergenti che vale la pena di valutare in un ottica di un loro futuro impiego in accordo ai requisiti di business
Questo modello di analisi strategica degli elementi infrastrutturali non rappresenta una fotografia statica ma, mediante il processo costante di aggiornamento che abbiamo chiamato “evergreening”, consente di rappresentare l’evoluzione della tecnologia e degli standard all’interno dell’organizzazione Ad es. tecnologie che sono oggi Baseline possono migrare verso l’area di contenimento e successivamente verso l’area Retirement, determinando nel piano di Innovazione un percorso di dismissione e sostituzione programmata. Analogamente una tecnologia emergente può migrare nell’area Mainstream man mano che si consolida sul mercato fino poi a diventare obiettivo di contenimento o di ritiro man mano che diventa obsoleta. A seconda del tipo di tecnologia questo processo può completarsi più volte all’interno dell’orizzonte temporale di pianificazione. Ad esempio la tecnologia hardware in poco più di un anno passa dalla fase emergente a quella di obsolescenza. Per farvi apprezzare il modello vi chiedo: dove posizionereste ad esempio gli standard di accesso ai servizi in ambiente mobile: Web services di prima generazione (es. .NET), SOAP, Restful?

Ovviamente in azienda potrebbero esserci anche tecnologie più obsolete dei web services, ad esempio di Remote Procedure Call (RPC) e tipicamente in un sistema informativo la situazione è più complessa, tuttavia vedete come questo sia uno strumento semplice e compatto, utilizzando il quale anche chi non è addentro a tutti i dettagli specialistici può comprendere perché c’è un problema, un vincolo, oppure un’area di opportunità.