Qualche giorno fa ho avuto il privilegio di conoscere di persona ed ascoltare @vittoriadoretti, donna, medico rianimatore, appassionata del suo lavoro, che ha inventato, tenacemente implementato a Grosseto ed ora sta diffondendo in tutta Italia il #codicerosa, un protocollo di intervento in emergenza sulle vittime di violenza domestica. Le donne, soprattutto, ma anche i bambini e – sempre più spesso – gli anziani di oltre 65 anni. Tutte persone in stato di “fragilità” oggettiva, emotiva e sociale.
Potrebbe sorprenderci l’escalation di violenza su minori e anziani, non ci sorprende ormai più quella sulle donne, che da due anni i media ci raccontano, con linguaggio quasi mai appropriato, quotidianamente. Eppure dovrebbe sorprenderci, nel 2014, che le donne continuino ad essere “soggetti fragili” e che il World Economic Forum certifichi come la violenza sulle donne supera in intensità quella generata dalle guerre in corso!
La realtà purtroppo è che molto lavoro resta da fare, come ha riconosciuto anche l’Organizzazione delle Nazioni Unite, che ha istituito il 25 Novembre, come Giornata mondiale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Quando è stata presentata in conferenza stampa, i partecipanti hanno evidenziato il ruolo fondamentale che la collaborazione con una gamma articolata di attori della società civile, specialmente il settore privato, ha assunto nell’intento di creare spazi sicuri in cui possano vivere serenamente le ragazze, stabilire una cultura del rispetto delle donne e porre fine alla violenza perpetrata nei confronti di donne e ragazze.
E non aiuta certo l’immagine sempre più irreale che del corpo delle donne danno i mass media e la pubblicità …
Creare una cultura di rispetto per le donne è il primo passo, e tante sono le esperienze a cui attingere, eccovene un paio:
‘Plastic Bodies’ Series By Sheila Pree Bright Will Make You Think Differently About Beauty
Nei prossimo giorni le cercherò per voi, per arrivare al 25 novembre con una “sporta” di buone prassi e di strumenti per cambiare le cose, una bambina alla volta.
L’ha ribloggato su tu cancro io donna.
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L’ha ribloggato su Women Not Afraid.
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