E’ stata una settimana febbrile, caratterizzata dall’approvazione del decreto legge sulla sicurezza che contiene, fra l’altro, nuove norme per contrastare la violenza sulle donne.
Due aspetti hanno fatto molto discutere stampa e rete: la mancanza di norme sull’educazione, la prevenzione ed il supporto dei centri anti-violenza e l’eccessiva enfasi sul femminicidio posta dal governo nel presentare il decreto, tralasciando altri aspetti ivi contenuti, come l’art.10 che introduce pene più severe per l’accesso abusivo a cantieri (i.e. no-TAV).
La mia rassegna http://flip.it/2kiYq rende atto a questo tema, riportando quanto è stato scritto e recuperando alcuni spunti su buone prassi già seguite in altri paesi, quali il Metodo Scotland in UK, il trattato internazionale CEDAW (Convention on Elimination of all Discrimination Against Women), l’incredibile eroina in burka creata per supportare l’istruzione delle ragazze in Pakistan.
Sempre a livello internazionale (con alcuni timidi riflessi sulla stampa nazionale) si è molto discusso di women empowerment, spaziando dall’impatto economico della maggiore diversità di genere nei CDA delle grandi aziende, alle caratteristiche che assume o dovrebbe assumere la leadership al femminile, al mai sopito dibattito sulla conciliazione dei tempi fra famiglia e lavoro.
Spunti interessanti su questo ultimo tema tornano anche sulla stampa e sulla rete nazionale, su cui si discute dell’effetto dei bonus per nidi e baby sitter, sulla libera scelta di ogni donna di avere o non avere figli, su come la crisi stia rendendo sempre più difficile un giusto bilanciamento fra desiderio e possibilità e su come questo impatti sull’allargamento del gap salariale fra uomini e donne.
La rassegna si conclude con una carrellata dei grandi successi sportivi delle italiane (fra cui molte neo-mamme) e su alcune grandi donne le cui azioni sempre dovrebbero ispirarci.
Buona Lettura!